La qualità Viola per fermare la Juventus - La fiorentina può fermare la juventus?

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CAT_IMG Posted on 25/9/2012, 11:56
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La qualità Viola per fermare la Juventus - La fiorentina può fermare la juventus?



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La Juventus, assuefatta a vincere, non vuole più perdere la migliore delle abitudini; la Fiorentina di Montella, solida e bella, ha il dovere di provarci, perché i suoi tifosi attendono un successo al Franchi dal 1998 quando fu Gabriel Batistuta a regolare i conti. Quella tra Juve e Fiorentina è una rivalità storica: dal gol annullato a Graziani nel 1982, all'affaire Baggio del '90 fino a questa vigilia di micce corte tra le sirene di Jovetic, lo sgambetto Berbatov e le diatribe Della Valle-Elkann. Il dodicesimo uomo della Fiorentina sarà un Franchi gremito e finalmente speranzoso, quello della Juve il record di 43 risultati utili consecutivi e 8 vittorie consecutive in trasferta. Sono le squadre che hanno espresso il calcio migliore in questo avvio di stagione con lo stesso modulo (il 3-5-2) e lo stesso atteggiamento votato all'attacco, anche se con ritmi completamente diversi, perché se la Juventus è una formazione capace di pressare il Chievo fino al 93' nonostante un vantaggio di due gol, la Fiorentina si specchia di più su ritmi cadenzati e possesso palla dai tocchi di fino.

LA CARTA DI MONTELLA: RIPETERE I PRIMI TEMPI, MIGLIORARE IL SECONDO - Inutile dire che dall'anticipo della quarta giornata di Serie A possa nascere un confronto stimolante anche sul piano tattico: Montella conferma la Fiorentina che ha superato un buon Catania nell'ultima casalinga con una linea difensiva molto concreta grazie alla solidità di Gonzalo, i tempismi di Tomovic e l'escalation di Roncaglia. Pasqual ha ritrovato lo smalto migliore, Cuadrado ha giocato benissimo a Parma, Borja Valero e Pizarro hanno restaurato quella qualità che in mediana viola mancava da tempo, mentre Migliaccio potrebbe essere preferito a Romulo per una più attenta copertura difensiva e per l'anti-Pirlo. In attacco Jovetic, nonostante la stecca di Parma, è imprescindibile e lo affiancherà Ljajic prima di un probabile innesto di Luca Toni o magari di El Hamdaoui ristabilito dall'infortunio. La Fiorentina può vincere se riuscirà a mandare fuori giri il motore dei bianconeri, ovvero il centrocampo, grazie al palleggio di Borja e Pizarro (ma potrà resistere anche al cospetto del dinamismo di Vidal e Marchisio?) e il vigore di Cuadrado, ma non basterà ripetere il bellissimo primo tempo di Napoli o Parma con un fraseggio veloce e funzionale alle punte, perché come al San Paolo (e in parte anche sabato) una flessione dopo la ripresa sarebbe letale contro una squadra che in stagione ha realizzato nel secondo tempo 10 dei 13 gol complessivi, 7 nell'ultima mezzora. I tocchi di prima e il possesso viola dovranno essere supportati da una squadra che accompagna l'azione con tutto l'organico, perché contro il pressing bianconero c'è il rischio di perdere palla e subire contropiedi fatali: una prova del fuoco per la Fiorentina che in un confronto simile contro il Napoli ha già perso senza però sfigurare.

JUVE CON DUE SOLUZIONI INTERCAMBIABILI... PER VINCERE SEMPRE - La rabbiosa padronanza dei propri mezzi è invece il segreto della Juventus per battere anche la Fiorentina che con i bianconeri sembra attualmente la migliore squadra della Serie A sui piani tecnico e atletico e i temi tattici sono sempre gli stessi: l'atletismo di Vidal, gli inserimenti di Marchisio per ovviare a una preventivabile asfissia delle zolle Pirlo e a maggior ragione contro una difesa schierata a tre i raid offensivi del rientrante Lichsteiner e del monstre Asamoah. Qui si giocherà la partita, perché a schieramenti speculari Cuadrado e Pasqual potrebbero incontrare più difficoltà dei dirimpettai a livello in fase di contenimento. E se così non dovesse, la Juventus potrà scardinare l'argine viola ingaggiando l'ennesima vincente battaglia di logoramento, perché gli uomini di Conte hanno sempre due possibilità: sfondare con la tenuta atletica e i cambi (con Parma, Genoa e Chievo ha segnato il primo gol sempre nell'ultima mezz'ora) contro squadre che si chiudono, mentre contro formazioni che se la giocano alla pari colpisce anche a freddo (Napoli, Udinese e Chelsea). Non il massimo per chi deve pensare alle contromisure. In attacco lo stato di grazia di Quagliarella non va intaccato, mentre Giovinco potrebbe sostituirsi a un Vucinic in leggero calo. Ma la sostanza dei due undici non verrà intaccata.

TUTTO INTORNO A PIRLO - Torniamo a Pirlo, altro grande tema caldo della partita: la Fiorentina sulla carta non ha il classico uomo da mettergli alle calcagna (nelle ultime partite, con buoni esiti, Schembri per Malta, Bertolacci per il Genoa e Oscar a Londra) anche se il regista bianconero non è ancora parso il trascinatore della passata stagione ) e Montella potrebbe anche scegliere di far rientrare uno tra Jovetic e Ljajic, ma la carta vincente, forse, potrebbe essere quella di non pensarci troppo e sfruttare la qualità di Jovetic senza sacrificare il montenegrino in fase difensiva. Perché per il capocannoniere di questo campionato non sarà facile andare a segno contro Buffon e servirà un ottimo supporto del compagno di reparto e di un centrocampista turno. A patto che un ingresso nel secondo tempo di Toni non sortisca l'effetto di Fiorentina-Catania. E non quello di Parma-Fiorentina...


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