Recensione - Dishonored - Ps3

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CAT_IMG Posted on 24/10/2012, 00:47
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Recensione - Dishonored - Ps3

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CODICE
Va premesso che essendo una nuova IP l’ambientazione, una volta tanto, è stata pensata da zero e non riciclata da altri titoli più o meno blasonati, vero che alcune cose ne hanno fornito l’ispirazione ma si è comunque voluto creare un mondo credibile su cui poi imbastire la storia, detto ciò spendiamo due parole sul nostro protagonista, detto il “Corvo”, che si ritrova nelle peste sin da subito, infatti verrà accusato di aver ucciso la Regina e fatto sparire la piccola Principessa di un regno che per certi versi ricorda l’Inghilterra ma con un pizzico di Steampunk e di esoterico.

Palese quindi che ci siano dietro grossi tramacci tra i soliti politicanti che vogliono prendere il potere e naturalmente necessitano della vittima sacrificale, voi, a cui scaricare tutte le colpe…

Peccato che però non siate poi così sprovveduti e grazie a dei misteriosi amici, dall’aria poco raccomandabile detto tra noi, sarete nuovamente libero e in grado di entrare in modalità “Vendetta” sia per scoprire chi è il vero artefice di tutto ciò sia per “regalare” della sana dose di violenza gratuita ma al tempo stesso di classe.

Infatti avrete a disposizione un ampio arsenale dall’aria alquanto casareccia ma efficace che vi permetterà di “disporre” in modo più o meno trucido di chi vi ostacola, aggiungiamoci poi un personaggio assai inquietante che vi marchia e dona dei poteri psichici ecco che vi ritroverete trasformati in una macchina da guerra ma che trama nell’ombra.

Ed è questo forse l’aspetto più interessante e vecchia scuola di Dishonored, infatti uno dei titoli che ho adorato eoni fa era “Thief” che ci offrica l’occasione di fare il ladro in un’ambientazione medievale sfruttando frecce per spegnere le torce o strani marchingegni per distrarre le guardie, un piccolo capolavoro che attende un degno seguito da sin troppo tempo, Dishonored quindi mi ricorda moltissimo questo titolo e ciò è un bene dato che normalmente il genere “Stealth” non è che viene usato in modo proprio.

Come Thief dovremo eseguire delle missioni, starà a noi decidere come, vuoi in modo violento e plateale vuoi Seppure la durata del gioco sia attorno alle 6 ore, il fatto che si possano utilizzare diversi approcci ci spingerà a giocare le missioni più volte anche per il solo vedere come le cose cambiano, sarà il vostro stile di gioco a dettare legge e a lasciare ampio spazio alle vostre decisioni, certo che se la durata base non fosse attorno alle 5/6 ore uno non desidererebbe un eventuale seguito, una cosa che in passato ha portato ad allungare la minestra all’infinito con altri titoli, dei DLC o un’espansione sarebbero accettabili ma non oltre.

Più di una volta avevo tessuto le lodi sul Unreal Engine che riesce ancora oggi a regalarci uno stile grafico sempre diverso, nel caso di Dishonored la questione è alquanto criptica, infatti come avevo già accennato l’ambientazione è simil Steampunk ma chi è appassionato di Racconti Horror non potrà non notare alcune similitudini tra la città Dunwall e quella di Innsmouth di Lovecraftiana memoria viste soprattutto le facce esangui che la popolano e c’è persino un pizzido di Half Life 2 in alcuni scenari, il tutto con uno stile grafico volutamente non perfetto che ci vuole regalare della sana inquietudine, scordatevi la classica grafica eclatante con bonazze tettone e teutonici soldati palestrati, l’aria di morte sembra pervadere tutti e il fatto che molte missioni sono ambientate di notte di certo non ci aiuta ad essere tranquilli.

La versione da me provata era in lingua inglese ma la versione finale sarà in lingua totalmente italiana, in ogni caso il doppiaggio attuale è nella norma e il contorno musicale è di base dato che sarà fondamentale ascoltare ciò che ci circonda per evitare sorprese.

Come già accennato all’inizio di questa recensione, Dishonored è un insieme di concetti non nuovi ma che anzi avevano fatto la storia in passato e che poi sono stati, volutamente o meno, schiaffati in un dimenticatoio, certo spacciarli oggi per “originali” può risultare per certi versi quasi offensivo per chi è della vecchia scuola come me, ma il fatto che siano tornati fa comunque assai piacere soprattutto se altri titoli di altre case riprenderanno a sfruttarli in modo degno portando quindi un po’ di aria fresca, la speranza è che comunque non si entri nel tunnel dei sequels, tunnel che ha rovinato una lista infinita di saghe famose.

Il gioco non è comunque perfetto, l’AI dei nemici lascia un po’ a desiderare dato che più di una volta si accorgono della presenza del Corvo a km di distanza o in altre ignorano che siate accanto a loro, sono particolari che probabilmente verranno risolti con la classica patch, patch che però dubito potrà risolvere il problema della lunghezza del gioco. Come detto in precedenza siamo sulle 6 ore scarse e il fatto che le nostre scelte influiranno in un certo modo ci spingerà a rigiocarlo, peccato che pur essendo accessibili tutte le missioni una volta terminato, quest’ultime non si possono giocare con tutti i gadgets e poteri che aveve acquisito fino a quel momento ma bensì solo con quello che avreste di defaul per quella missione, un peccato dato che ci “obbliga” a rigiocarlo da zero ogni volta.

In ogni caso sono rimasto piacevolmente colpito da questo titolo, dopo una pletora di videogiochi con mega sponsorizzazione alle spalle, un presunto background blasonato, 2mila opzioni multi player o meno che alla fine si rivelano totalmente inutili, avere finalmente tra le mani un qualcosa che non vedevo da anni mi ha per certi versi emozionato.
 
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